Il percorso della Via si può rappresentare con dei gradini:
essi sono sempre più distanti e diventano nel tempo enormi gradoni;
superare le prime difficoltà quali la fatica, la mancanza di concentrazione, l'incostanza o la svogliatezza può essere semplice;
ma quando la tecnica non sembra progredire a dispetto di fatica e conoscenza, possiamo usare due antichi strumenti:
1) eseguire semplicemente
2) eseguire lentamente
Visualizzazioni totali
venerdì 20 maggio 2011
sabato 7 maggio 2011
Due monaci
Due monaci pregano senza sosta, uno è corrucciato, l'altro sorride.
Il primo domanda: "Com'è possibile che io viva nell'angoscia e tu nella gioia se entrambi preghiamo per lo stesso numero di ore?" L'altro risponde: "Perchè tu preghi sempre per chiedere e io prego solo per ringraziare". (Alejandro Jodorowsky)
Il primo domanda: "Com'è possibile che io viva nell'angoscia e tu nella gioia se entrambi preghiamo per lo stesso numero di ore?" L'altro risponde: "Perchè tu preghi sempre per chiedere e io prego solo per ringraziare". (Alejandro Jodorowsky)
giovedì 5 maggio 2011
regole del dojo
Regole di comportamento nel dojo:
(Le regole del dojo dovrebbere essere regole universali da seguire in ogni momento della nostra vita e non solo all'interno dell'ora di pratica.) Ricordate che il dojo è un luogo in cui ci si sforza di raggiungere un fine nobile e pertanto è degno del massimo rispetto Entrando e uscendo dal dojo, inchinarsi in direzione del Kamiza.
Senpai, Maestro o Sensei.
Non chiamate mai l’insegnante direttamente con il suo nome.
Proteggete le regole del dojo come un bene prezioso.
Chi non le condivide, chi non le osserva, non deve restare nel dojo.
Il Budo comincia e finisce con la cortesia.
La lezione inizia sempre rigorosamente negli orari indicati ed è pertanto necessario ritrovarsi nel dojo almeno mezz'ora prima ed entrare nella classe pronti per iniziare.
Perdere tempo vestendosi a lezione iniziata non è rispettoso verso il maestro e i compagni.
Dojo Kun
Dojo kun tradotto letteralmente significa le regole del luogo dove si segue la Via.È sinonimo di ricerca del perfezionamento attraverso lo studio del karate e consta di cinque principi che determinano lo sviluppo fisico e spirituale del praticante. Il dojo kun avvia all'esercitazione della giusta condotta da tenersi e crea il nesso tra lo studio filosofico dell'arte marziale e lo studio pratico della tecnica: le conoscenze della Via non devono restare dei principi vuoti ma piuttosto forgiare il comportamento, globalmente inteso, del praticante. Il dojo kun è perno di un'esercitazione spirituale incentrata sullo studio dell'arte marziale , in grado di produrre progressi in ogni campo dell'azione umana, la sua comprensione ha importanza quanto l'affinamento delle tecniche: prima, dopo l'allenamento, durante la cerimonia del saluto, vengono pronunciate le regole del dojo kun; l'allievo più anziano di grado enuncia le frasi, ripetute da tutti gli allievi nella posizione del saluto. L'origine del dojo kun riporta agli albori dell'arte marziale, si dice che il primo dojo kun sia stato codificato dal monaco Bodhidharma, nel monastero Shaolin.
Dojo Kun
(i principi a cui si ispira il Karate-do)

Follow this link for an audio version (in Japanese)
Hitotsu. Jinkaku Kansei ni Tsutomuro Koto.
Hitotsu. Makoto no Michi o Mamoru Koto.
Hitotsu. Doryoku no Seishin o Yashinau Koto.
Hitotsu. Reigi o Omonzuru Koto.
Hitotsu. Kekki no Yu o Imashimuru Koto.
Seek Perfection of Character
Defend the Path of Truth
Endeavor to Excel
Display Courtesy
Refrain from Violent Behavior
- Il karate è via per migliorare il carattere (Ricerca la perfezione del tuo carattere).
- Il karate è via di sincerità (Difendi le vie della verità).
- Il karate è via per rafforzare la costanza dello spirito (Cura il tuo spirito di ambizione).
Si frequenta un dojo perché si ha uno scopo, ma bisogna assumere la giusta condotta, l'ambizione di nuovi obiettivi, in sé e per sé, non è una forza positiva, lo diventa solo se associata ad un comportamento maturo, al senso della misura e alla conoscenza.
- Il karate è via di rispetto universale (Onora i principi dell'etichetta).
Nelle arti marziali l'etichetta trova espressione nei principi enunciati dal Maestro Funakoshi: Senza cortesia viene meno il valore del karate e il karate inizia e finisce con il saluto.
Egli definì cortesia e rispetto le basi di ogni educazione ed il saluto il loro simbolo più importante. A livello avanzato tutti conoscono l'importanza del saluto; i praticanti che lo oltraggiano con la propria negligenza si dimostrano immodesti, egoisti e incapaci di adattamento: il modo in cui si effettua il saluto è specchio di sé, i modi sbagliati non sono sempre voluti, rappresentano solitamente una reazione naturale di protezione e timidezza, una maschera. Per questo nelle arti marziali l'etichetta non è solo forma, ma vera e propria via per la ricerca della verità interiore, poiché la pratica impone che la persona osservi e valuti correttamente il proprio comportamento nei confronti degli altri e di sé stesso.
- Il karate è via per acquisire autocontrollo (Rinuncia alla violenza).
Nel budo, e in particolare nel karate, si ricercano l'autocontrollo e la gestione del comportamento; se i praticanti di livello avanzato, capaci di arrecare ferite gravi, impiegassero le proprie capacità come strumenti di supremazia nei confronti delle altre persone, costituirebbero un pericolo per la società e sarebbero sostanzialmente indegni come individui. Quando Funakoshi dice: nel karate non c'è chi attacca per primo intende dire che l'uomo in quanto essere dotato di intelletto ha la capacità di trovare le vie della non violenza se affronta le situazioni controllando il proprio io. Il karate è un'arte di autoperfezionamento e, per raggiungere questo obiettivo, è necessario comprendere a fondo tale principio. La soluzione violenta dei problemi interpersonali è esecrabile e non consente una convivenza serena. L'esperienza secolare mostra che, per eccellere nelle arti marziali, il dojo kun deve accompagnare la preparazione dei praticanti, indipendentemente dal livello, essi devono sottoporre il loro comportamento a regolari raffronti con il dojo kun, che è un parametro di apprendimento nel corso dell'allenamento ma anche uno specchio dell'atteggiamento del singolo in relazione alla comunità. Il dojo kun riflette la proporzione tra giusto e sbagliato nel comportamento personale, instaura l'equilibrio tra dare e avere ed impone il giusto rapporto tra pretesa e disponibilità.
Iscriviti a:
Post (Atom)